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MESSINA Scultura in bronzo "Messina"di Alex Caminiti

Sabato 12 Febbraio 2022, in modo solenne, con il taglio del nastro da parte del Sindaco Avv. Cateno De Luca, in presenza di Autorità Militari, Civili e Religiose, è avvenuta la cerimonia d’inaugurazione della nuova Via Don Blasco e della statua raffigurante “Messina” che l’artista Alex Caminiti, simpatizzante della nostra Accademia ha voluto donare alla città. Un numeroso gruppo di cittadini ha partecipato a questo importante evento, che ha contrassegnato con queste due pregevoli opere, la rigenerazione sociale e culturale dopo il Covid, e un nuovo abbellimento monumentale ed estetico della nostra città. Particolare apprezzamento artistico ha riscosso la scultura, realizzata in bronzo confusione a cera persa dal peso di circa 300 kg, che posta alcentro della rotatoria di Via Santa Cecilia, mira a simboleggiare il carattere indomito e guerriero di tutta la cittadinanza messinese, dimostrato in tutte le sue vicende storiche e belliche, durante le varie invasioni e nelle calamità naturali, da cui è sempre risorta con coraggio e virtuosa fierezza. Il maestro Alex Caminiti nel modellare la figura femminile è riuscito a dare forma agli archetipi di un’umanità portatrice di amore e di serenità, plasmando in un giovane corpo, come quello della figlia Ginevra, la visione poetica e plastica di un procedere della vita che continua e si rinnova. Con la costruzione scultoria di orpelli e di volute suggestive, (il corto gonnellino fiancheggiato dalla spada e dall’ascia, la moneta storica del Messanion, la corona con le torri e le pieghe lievemente scivolate addosso) l’artista è riuscito a mettere in risalto nella rappresentazione di un percorso arduo e battagliero, un’identità odierna ben precisa, che si vivifica nella forma di un’insieme composito e si risolve nella pacatezza espressiva di un aspetto nuovo e ben strutturato; capace di seguire senza forzature una moderna volumetria che si dilata dolcemente nella fragilità carnale del fisico, apparentemente esile, quasi a voler levigare l’acerba sensualità, in cui tempi e spazi impressi da soffuso pathos si esternano in un incedere calmo, ricco di eros placato, fino a trasmutarsi lungo un cammino ignoto e irto di asperità, in gesti e movenze consapevoli e castigati, lievemente voluttuosi ed enigmatici, tipici dell’essere donne siciliane, e ancor più messinesi.   (Teresa Rizzo)